Peterson System DeLuxe 12.5

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La mia Peterson System Deluxe 12.5

La bellezza non è un qualcosa di univoco. Bello è ciò che attrae, è la capacità di catturare il nostro sguardo, è il saper toccare le corde giuste delle nostre emozioni, lasciare in estasi. Questa una definizione generale. Ovviamente tutti siamo propensi alla bellezza seconda la nostra persona, a quella idealizzazione di ciò che a noi piace fortemente, alla forza di attrazione che si fa desiderio.

In fatto di pipe, per il sottoscritto, la bellezza porta spesso il marchio della nota casa dublinese Peterson. Il desiderio anche. Da tempo rimanevo estasiato dalla serie System DeLuxe, la gamma alta delle famose System, pipa che presenta un “pozzetto” che assicura una fumata fresca raccogliendo l’acquerugiola al di sotto del foro di uscita del fumo. Come dicevo, la DeLuxe rappresenta la gamma alta : radica naturale priva di imperfezioni e di maggiore qualità, vera in argento e classico bocchino palatale in ebanite che da sempre contraddistingue il marchio Peterson. Il modello da me scelto di questa serie è la piccola 12.5, circa un centimetro di differenza in altezza dalle sorelle maggiori, scovata sul sito della tabaccheria Sansone di Roma e acquistata immediatamente.

Perchè mi sono orientato su questa piccola opera d’arte? Da tempo cercavo una pipa dalle dimensione leggermente più piccole delle solite, ma che fosse al tempo stesso qualcosa di “importante” e di diverso… e possibilmente dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Idealmente : una bella radica, una pipa bilanciata e comoda, preferibilmente Peterson in quanto marchio la cui conoscenza sono interessato ad approfondire. Inoltre scegliendo il marchio irlandese ne avrei riscontrato delle qualità di cui sono a conoscenza, possedendone altre tre di diverse serie. La 12.5 è bellissima, la radica è stupenda e la classica forma System DeLuxe è un piacere agli occhi e al tatto, ma soprattutto è formidabilmente comoda da tenere tra i denti.

Il classicismo di casa di Peterson si fonde con l’avanguardia estetica. Non è una semplice curva, una semplice bent. Questa famiglia di pipe ha rappresentato nel corso della storia, a mio parere, qualcosa di tecnologico, di molto evoluto non solo a livello di funzionalità e di freschezza della fumata, ma anche in fatto di estetica. Osservandola e desiderandola nel corso del tempo, ho sempre immaginato cosa si celasse all’interno di essa, quale astuto e innovativo sistema rappresentasse il famigerato “pozzetto” che guardavo sugli schemi reperibili in internet. Avendola tra le mani e smontandola, la bellissima visione della “spina” svitabile dal bocchino mi ha letteralmente incantato. Mi sono sentito un po’ come un bambino che guarda pieno di stupore il pollice tirato via dal resto della mano in quello stupido giochetto illusorio. Stregato dalla semplicità e allo stesso tempo dal contrario di essa, dalla bellezza sublime dell’idea realizzata, del progetto riuscito, della capacità di realizzazione. Le System sono pipe fantastiche e la DeLuxe ne è la migliore espressione.

Ma sulla 12.5 c’è di più. Ha un fascino tutto suo, donato forse dalle dimensioni leggermente minute, ma non troppo. Mi viene in mente qualcosa di un’altra epoca, qualcosa di estremamente grazioso e affascinante. Una personalità ammaliante, sensualmente e dannatamente attraente, tanto seducente quanto graziosa… mi balena in mente Zelda Fitzgerald! Rivedo in essa la trasfigurazione della bella donna che ha accompagnato la vita del grande scrittore Francis Scott. Probabilmente, senza aver nulla che a che vedere con il gratuito, è definibile solo attraverso questa immagine trasfigurata. E ho detto tutto… la Zelda Fitzgerald delle pipe.

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Zelda Fitzgerald, donna dal fascino unico

Qui le misure : Lunghezza 125 mm, altezza 41mm, diametro ext. 34mm, foro 17mm, profondità foro 33mm, peso 42 gr.

AGGIORNAMENTO, 12/02/2016 : sul forum La Compagnia del Tabacco, il buon Kinski di Segnali di Fumo mi fa notare che la 12.5 in versione natural, pipa che abbiamo in comune, è stata introdotta in Italia per sbaglio. A quanto pare per un errore di casa Peterson, infatti nel nostro paese le uniche disponibili sono in finitura brown. Che dire, sicuramente baciato dalla dea bendata…

Samuel Gawith – Squadron Leader

SQ

Denominazione : Squadron Leader

Produttore . Samuel Gawith

Contenuto : Virginia chiari e scuri, Latakia e Turchi

Confezione : tin 50gr ; bulk 250gr

Prezzo : 22,00

Pipe utilizzate

Dunhill

Charatan

Peterson

Savinelli

Mastro de Paja Saxophone ’79

Brebbia

 

Un  squadra in formazione di Sopewith Camel vola sui cieli inglesi aspettando dai compagni in volo qualche segnale che indichi la posizione del nemico. Il caposquadriglia, pensieroso, aspetta di guidare i suoi uomini nella battaglia del cielo. Freddo, attento, responsabile della vita dei suoi ancor prima della propria, si lascia sfuggire qualche rilassante pensiero. L’immagine della vittoria, del trionfo senza perdite, della vita dei suoi compagni strappata al massacro. Si festeggia, si parla, si canta… si fuma. Il nostro caposquadriglia accende la sua robusta spigot tenuta nella tasca buona del giubbotto da aviatore, il forte profumo del Latakia allevia il peso della morte portata sulle spalle. In un lampo il caposquadriglia torna alla realtà, è il suo turno adesso…

Questo è quello che mi viene in mente quando fumo lo Squadron Leader, ottima English Mixture di Samuel Gawith, per i miei gusti forse la migliore. Un prodotto pregiato, di garantita qualità. Eccellenza dell’odierno gusto inglese.

All’apertura della latta il profumo è magnifico. La dolcezza del Virginia smorza un po’ il pungente del Latakia, ad oggi nessun tabacco mi ha entusiasmato tanto olfattivamente. La composizione comprende Virginia chiari in netta predominanza, Virginia scuri, Latakia e Turchi. Il colore è di un dorato magnifico punteggiato da foglie più scure, bellissimo. Presenta un taglio ribbon abbastanza filamentoso. L’umidità è un tantino sopra la norma, tradizione in casa Gawith.

All’accensione parte un po’ amaro, ma datogli il tempo di assestarsi si dimostra un tabacco stratosferico, decisamente con una marcia in più rispetto a molte English Mixtures. Si sente il Latakia, ma il Virginia è molto percepibile nella sua dolcezza. Presenta una forza media, un fumare bello pieno, tuttavia garbato. Si lascia apprezzare nelle sue varie sfumature ed evoluzioni, perdonando anche qualche eccesso del tiraggio, purchè non si esageri.

Trovare in Italia un prodotto di questa qualità ai tempi nostri non è facile, penso che per chi si limiti a comprare tabacchi in Italia, potrebbe rappresentare benissimo l’eccellenza del gusto morbido inglese. Oltretutto ha un fascino storico irresistibile ( si narra sia stato creato allo scopo di accontentare un caposquadriglia inglese e successivamente messo in produzione).

Concludendo è un prodotto unico nel panorama del gusto inglese, merita calma e pazienza… riflessione e conoscenza. Se se ne fa buon uso, si trasforma in una macchina capace di portarci indietro nel tempo.

Voto 9,5

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Il Sopwith Camel, velivolo britannico usato nella prima guerra mondiale e probabilmente raffigurato sulla confezione dello Squadron Leader

Trinciato Forte

FORTE
Il Forte nella confezione vecchio stile : bellissima

Denominazione : Forte – Gusto Pieno-

Produttore : Manifatture Sigaro Toscano

Composizione : Kentucky

Prezzo : 4,70

Confezione : 40 gr

Pipe utilizzate :

Varie

Il trinciato Forte costituisce, insieme al Comune e all’Italia, l’ossatura dei trinciati nazionali italiani a base di Kentucky. La confezione riporta la seguente descrizione : “Una miscela naturale dal gusto pieno a base di Kentucky italiano che si fa apprezzare per la sua robustezza e generosa intensità”.

Come per l’Italia e per il Comune, i pareri sui tabacchi naturali italiani sono molto discordanti, personalmente sono arrivato a pensare che “o si amano o si odiano”. Il Forte non fa eccezione, anzi, se con il Comune o l’Italia ci possono essere maggiori sfumature di giudizio, con il Forte si è netti : piace o non piace.

All’apertura della busta possiamo trovarlo un po’ più secco del dovuto, tuttavia non è l’umidità che caratterizza questo tipo di trinciati. Se è troppo secco no problem, si riumidifica. Nelle buste da me fumate è successo raramente. Il colore è scuro, bellissimo. Il taglio è fine e filamentoso, si carica molto facilmente. La combustione ottima. Consiglio una pressione leggermente vigorosa, dato il taglio. All’accensione (molto facile) il corpo e la forza sprigionati sono “pieni”, abbastanza forti, ma senza eccedere  ( a patto di non esagerare).

In fumata i sapori sono entusiasmanti, è uno di quei tabacchi che senza particolari evoluzioni riescono a essere sempre tra i mie preferiti. I sentori di legno, di cuoio e di terra… quell’affumicato dal gusto spiccato, l’odore penetrante…

Amo fumarlo all’aperto, durante qualche passeggiata in campagna, d’inverno e con un clima umido. Regala esperienze indimenticabili, grazie anche alla perfetta combustione che aiuta molto a passeggio. Ottimo per i rodaggi, direi perfetto.

In più è un trinciato storico, il tabacco dei nostri antenati… Un pezzo di storia, e soprattutto ha sostanza e carattere da vendere. Essenziale ed insostituibile.

Voto 8