SG Balkan Flake, un Balkan a metà

 

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Incomincio con il dire che è una miscela atipica : nonostante la denominazione Balkan, non rispetta la composizione canonica di ciò che Balkan viene definito, ovvero : Virginia, Latakia ed Orientali. Penso che questa mancanza non sia passata inosservata a nessun fumatore di pipa, navigato o non. Comunque, non è di certo questa errata definizione balkanica che può mettere fuorigioco questo ottimo tabacco di casa Gawith, la quale ci offre sempre qualità e miscele collocabili nell’Olimpo tabagico. L’assenza di Orientali ha infatti stuzzicato la mia curiosità…

L’etichetta posta sul fronte della latta riporta la seguente descrizione : ” A blend of fine Virginias and Latakia from the House of Samuel Gawith & Co. Ltd. Kendal, England.” Sicuramente incuriosisce non poco questo Virginia al Latakia.

Aperta la latta l’odore è inebriante : presenta buone note speziate ed emana un’invitante freschezza… il Virginia si sente e dà prova della sua qualità. Il Latakia è ben presente, direi il giusto all’olfatto. Il taglio si evince dal nome stesso, è un flake. Un pressato sottile, a fettine. E’ molto umido, d’obbligo farlo arieggiare un bel po’, altrimenti la combustione diventa troppo difficoltosa.

Per quanto mi riguarda, uso sbriciolare i flake per fumarli. Le ragioni che mi spingono a questo riguardano la combustione, infatti riesco a mantenerlo acceso più facilmente e di conseguenza a godere maggiormente della fumata senza troppi grattacapi. Inoltre evitando un maggior numero di riaccensioni che il flake intero richiede, riesco a migliorare la percezione del suo bouquet aromatico e al tempo stesso a conservare la lingua in condizioni di fumata eccellenti. Comunque sia, questa recensione farà del suo giudizio una media tra le fumate avvenute a flake intero e sbriciolato. Passiamo a come si comporta in fumata…

Si dimostra a mio dire un’ottimo tabacco. Fatto opportunamente asciugare dell’umidità in eccesso riesce a garantire una combustione che non risulta ostica, direi a pari dei trinciati della stessa casa produttrice : è ormai noto ai più che la combustione dei Gawith è leggermente meno propensa a rendersi in facile maniera rispetto ad altri trinciati. Comunque del tutto gestibile. Presenta delle buone note dolci che fanno da ottima base a quelle pungenti tipiche del Latakia, il quale assicura uno speziato e delle note d’incenso di tutto rispetto. Presenta un’ottima pienezza di corpo, ma al tempo stesso una leggerezza in fatto di rilasci nicotinici che lo rendono adatto a vari momenti. Inoltre, se fumato attentamente, riesce a dimostrarsi un’ottimo tabacco da meditazione.

In definitiva è un buon prodotto, equilibrato e saziante. Come sempre Samuel Gawith riesce a soddisfarmi, anche quando in una Balkan manca qualcosa… quel qualcosa che in questo caso, forse, si sarebbe rivelato superfluo. Ottimo. Un esempio di azzeccatissima combinazione tra Virginia e Latakia.

 

Amphora Original Blend

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L’Amphora Original Blend è uno di quei trinciati che fumo più volentieri ed è in assoluto tra i miei preferiti. Un trinciato dall’ottima qualità, dalla combinazione equilibratissima tra i componenti che formano la miscela, dal prezzo concorrenziale e dalla facile reperibilità. Avvicinatomi ai trinciati Amphora con il Full Aroma, del quale trovate una recensione, l’Original Blend è stato una scoperta assoluta e fortunata. A mio parere rappresenta un qualcosa di molto particolare : corpo leggero-medio, ottimo bouquet aromatico, buona combustione… da fumare spesso, sia in momenti più dedicati che in quelli maggiormente spensierati. Un trinciato molto versatile.

All’apertura emana un aroma gradevolissimo, fresco, in cui il Kentucky ed il Virginia si fanno ben percepire. Da subito fa intuire una equilibrata delicatezza a partire dall’estraneità degli aromi ad essere sfacciati, eccessivi. Dall’odore si intuisce molto di questo Original Blend. L’umidità è nella norma, il taglio è un di un ribbon leggermente maggiorato. Facile al caricamento.

In fumata dà il meglio di sè : leggero, aromatico il giusto. Delicato e riposante per le papille. L’accensione è facile e la combustione evolve del tutto egregiamente : lenta e costante. Il Virginia e il Kentucky si percepiscono, creano sinergicamente una dolcezza caratterizzata da qualche punta piacevolmente aspra data dal Kentucky. Gli Orientali arrichiscono e completano il flavour di questa ottima miscela. Non presenta la tendenza ad indesiderati inzuppamenti, neanche se si tira più del dovuto. Leggero e gradevole, rilassante, di facile gestione ed economico. Sicuramente tra i mie preferiti.

 

Samuel Gawith – Squadron Leader

SQ

Denominazione : Squadron Leader

Produttore . Samuel Gawith

Contenuto : Virginia chiari e scuri, Latakia e Turchi

Confezione : tin 50gr ; bulk 250gr

Prezzo : 22,00

Pipe utilizzate

Dunhill

Charatan

Peterson

Savinelli

Mastro de Paja Saxophone ’79

Brebbia

 

Un  squadra in formazione di Sopewith Camel vola sui cieli inglesi aspettando dai compagni in volo qualche segnale che indichi la posizione del nemico. Il caposquadriglia, pensieroso, aspetta di guidare i suoi uomini nella battaglia del cielo. Freddo, attento, responsabile della vita dei suoi ancor prima della propria, si lascia sfuggire qualche rilassante pensiero. L’immagine della vittoria, del trionfo senza perdite, della vita dei suoi compagni strappata al massacro. Si festeggia, si parla, si canta… si fuma. Il nostro caposquadriglia accende la sua robusta spigot tenuta nella tasca buona del giubbotto da aviatore, il forte profumo del Latakia allevia il peso della morte portata sulle spalle. In un lampo il caposquadriglia torna alla realtà, è il suo turno adesso…

Questo è quello che mi viene in mente quando fumo lo Squadron Leader, ottima English Mixture di Samuel Gawith, per i miei gusti forse la migliore. Un prodotto pregiato, di garantita qualità. Eccellenza dell’odierno gusto inglese.

All’apertura della latta il profumo è magnifico. La dolcezza del Virginia smorza un po’ il pungente del Latakia, ad oggi nessun tabacco mi ha entusiasmato tanto olfattivamente. La composizione comprende Virginia chiari in netta predominanza, Virginia scuri, Latakia e Turchi. Il colore è di un dorato magnifico punteggiato da foglie più scure, bellissimo. Presenta un taglio ribbon abbastanza filamentoso. L’umidità è un tantino sopra la norma, tradizione in casa Gawith.

All’accensione parte un po’ amaro, ma datogli il tempo di assestarsi si dimostra un tabacco stratosferico, decisamente con una marcia in più rispetto a molte English Mixtures. Si sente il Latakia, ma il Virginia è molto percepibile nella sua dolcezza. Presenta una forza media, un fumare bello pieno, tuttavia garbato. Si lascia apprezzare nelle sue varie sfumature ed evoluzioni, perdonando anche qualche eccesso del tiraggio, purchè non si esageri.

Trovare in Italia un prodotto di questa qualità ai tempi nostri non è facile, penso che per chi si limiti a comprare tabacchi in Italia, potrebbe rappresentare benissimo l’eccellenza del gusto morbido inglese. Oltretutto ha un fascino storico irresistibile ( si narra sia stato creato allo scopo di accontentare un caposquadriglia inglese e successivamente messo in produzione).

Concludendo è un prodotto unico nel panorama del gusto inglese, merita calma e pazienza… riflessione e conoscenza. Se se ne fa buon uso, si trasforma in una macchina capace di portarci indietro nel tempo.

Voto 9,5

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Il Sopwith Camel, velivolo britannico usato nella prima guerra mondiale e probabilmente raffigurato sulla confezione dello Squadron Leader

Trinciato Forte

FORTE
Il Forte nella confezione vecchio stile : bellissima

Denominazione : Forte – Gusto Pieno-

Produttore : Manifatture Sigaro Toscano

Composizione : Kentucky

Prezzo : 4,70

Confezione : 40 gr

Pipe utilizzate :

Varie

Il trinciato Forte costituisce, insieme al Comune e all’Italia, l’ossatura dei trinciati nazionali italiani a base di Kentucky. La confezione riporta la seguente descrizione : “Una miscela naturale dal gusto pieno a base di Kentucky italiano che si fa apprezzare per la sua robustezza e generosa intensità”.

Come per l’Italia e per il Comune, i pareri sui tabacchi naturali italiani sono molto discordanti, personalmente sono arrivato a pensare che “o si amano o si odiano”. Il Forte non fa eccezione, anzi, se con il Comune o l’Italia ci possono essere maggiori sfumature di giudizio, con il Forte si è netti : piace o non piace.

All’apertura della busta possiamo trovarlo un po’ più secco del dovuto, tuttavia non è l’umidità che caratterizza questo tipo di trinciati. Se è troppo secco no problem, si riumidifica. Nelle buste da me fumate è successo raramente. Il colore è scuro, bellissimo. Il taglio è fine e filamentoso, si carica molto facilmente. La combustione ottima. Consiglio una pressione leggermente vigorosa, dato il taglio. All’accensione (molto facile) il corpo e la forza sprigionati sono “pieni”, abbastanza forti, ma senza eccedere  ( a patto di non esagerare).

In fumata i sapori sono entusiasmanti, è uno di quei tabacchi che senza particolari evoluzioni riescono a essere sempre tra i mie preferiti. I sentori di legno, di cuoio e di terra… quell’affumicato dal gusto spiccato, l’odore penetrante…

Amo fumarlo all’aperto, durante qualche passeggiata in campagna, d’inverno e con un clima umido. Regala esperienze indimenticabili, grazie anche alla perfetta combustione che aiuta molto a passeggio. Ottimo per i rodaggi, direi perfetto.

In più è un trinciato storico, il tabacco dei nostri antenati… Un pezzo di storia, e soprattutto ha sostanza e carattere da vendere. Essenziale ed insostituibile.

Voto 8

Trinciato Italia, il sapore del bel paese

 

ITALIA

Denominazione : Italia

Produttore : Manifatture Sigaro Toscano

Composizione : Virginia, Kentucky, Orientali

Prezzo : euro 5,20

Confezione : 40 gr

Pipe utilizzate : Peterson Aran Lovat

Peterson St. Patrick’s Day

Savinelli Dry System

Ho sentito i pareri più disparati sul trinciato Italia, uno dei nostri tabacchi nazionali, anzi a mio dire il più nazionale. L’Italia rappresenta un gusto classico, un punto di riferimento essenziale per chi vuole capire i sentori tabagiferi nazionali. Molti fumatori ne danno un’immagine pestifera di tabacco infumabile se non miscelato ( un po come è per il Forte), altri ne parlano un poco meglio, altrettanti lo adorano. Io sono tra questi ultimi.

La busta riporta la seguente composizione : “Una miscela di alta qualità ottenuta da pregiati tabacchi Virginia e Kentucky, arricchiti da foglie orientali”. Beh lasciatemelo dire, una descrizione che è l’esatto equivalente del tabacco in fumata. La forza del Kentucky viene smorzata dalla dolcezza del Virginia ( attenzione, non è dolce!) e di tanto in tanto si riesce a percepire le note di profumi orientaleggianti.

All’apertura della busta non si presenta particolarmente secco, anzi il tasso di umidità a mio parere è al punto giusto. Nelle buste da me personalmente fumate non l’ho mai trovato troppo secco. Il caricamento è molto facile, non necessita di particolari attenzioni, una pressione media va benissimo. All’accensione, durante le prime boccate il trinciato colpisce immediatamente per il gusto particolare. Tra l’aspro e l’amaro, di media forza e molto accessibile alle mucose orali. La combustione è ottima, brucia con molta facilità, ma non tende a scaldare.

Avviata la fumata, l’Italia riesce a sorprendermi. Le note del Virginia e del Kentucky si fondono insieme e spesso durante l’arco della fumata, a combustione molto “fresca” gli orientali escono fuori, andando ad arricchire senza snaturare la componente maggioritaria di Virginia e Kentucky.

Indubbiamente questo trinciato ha molti pregi, tra cui la facile reperibilità (io lo trovo spesso e volentieri un po’ ovunque) e il costo contenuto. Un tabacco ottimo ed economico, e soprattutto caratteristico del nostro paese. A mio parere la dicitura “gusto classico” non fa una piega.

Buono, economico e facilmente reperibile.

Voto 6

Elogio del Kentucky

blog

Immaginate di camminare per qualche stradina di campagna o in mezzo ad un prato su un altopiano collinare ed ostico, magari d’inverno. Immaginate di avere la pipa con voi, di accenderla ed assaporare il gusto del tabacco che brucia nel fornello… non so voi, ma per me l’unico sentore in una situazione come questa è quello del Kentucky, in particolare dei nostri trinciati nazionali. Si, fuori da ogni  dubbio.

Ho sentito spesso leggendo sui forum, o da qualche amico fumatore che i trinciati nostrani a base di Kentucky sono poco adatti ad essere assaporati da soli, meglio relegarli a base per miscele personalizzate oppure ai rodaggi delle pipe nuove.

Ascoltando di questi pareri mi tenni alla larga, all’inizio del mio percorso pipario, da questi tabacchi… finchè un giorno in cui mi andava di provare qualcosa di nuovo ( fregandomene se mi sarebbe piaciuto o meno) acquistai una busta di trinciato Forte.

Rimase sul mio comò per qualche settimana, spesso fissandone con temuta reverenza la bellissima busta, immaginando quale pugno allo stomaco mi avrebbe steso nel momento in cui sarebbe brillata la scintilla che avrebbe dato fuoco alla prateria…. una prateria marrone scuro, una prateria misteriosa ed al tempo stesso intrigante ed affascinante.

Un pomeriggio in cui il cielo era plumbeo e le nuvole cariche di pioggia, affascinato dall’atmosfera meteoreologica della giornata, decisi di intraprendere una delle mie solite passeggiate collinari. Infilato l’impermeabile e il cappello, non mi restava che prendere la pipa e nel riporla nella sua borsa dedicata, la mano saettò verso la busta di trinciato Forte.

Ancora stupito dal gesto fatto quasi involontariamente, afferrato l’ombrello, mi incamminai. Ad un certo punto il pensiero della fumata mi ossessionava. Seduto su un piccolo masso, aprii la busta. L’odore di “sigaro” mi inebriò. Della secchezza descritta da molti non ne trovai traccia, era perfetto ( la poca umidità è caratteristica di questi trinciati). Caricata una delle mie Peterson, feci divampare la fiamma.

Sapori forti si alternarono, forti sì, ma non eccessivi. Più fumavo camminando  e più la gravità andava affievolendosi. In mezzo a quel prato umido, i forti sentori di tabacco mi fecero unire totalmente all’ambiente circostante.

Ambiente ostico, duro, pascoli in salita e discesa, il bosco che risaliva la collina… i sapori e gli aromi del Forte si congiunsero all’ambiente, facendomi vivere il concetto di “panismo”, che mai avevo immaginato di vivere.

Così uguali, così complementari… ambiente e tabacco come fratelli gemelli.

Rincasai ancora stupefatto delle emozioni vissute, camminando ancora ad una spanna da terra : una passeggiata sulle alture del Centro-Italia si rivelò un’esperienza vissuta come se fosse di un altro mondo.

Da allora i tabacchi a base di Kentucky non mancano mai all’interno della mia modesta cambusa.