Forte; Blend con foglie apicali di Kentucky Toscano

upshal444

Non sono mai stato più critico, in materia tabagica, riguardo allo snaturamento di un trinciato come il Forte. A questo trinciato, o meglio a quello dei tempi che furono, troppo mi lega. Il gusto, il ricordo, l’inizio e lo sviluppo dell’esperienza pipica, in qualche modo tutto quello che ha avuto a che fare con le pipe e il lento fumo mi porta a considerare il Forte come perno intorno al quale ruotò  il mio battesimo di pipatore. Il Forte di un tempo, fu insieme, prete e acquasanta : molto della mia personale iniziazione al lento fumo la devo all’aroma di questo povero e ricco allo stesso tempo, trinciato popolare.

Dopo una snaturazione troppo evidente per essere sopportata perfino dall’insensibile ragione del marketing, il Forte è tornato “fumabile”. Ma tra il “fumabile” ed il trinciato pieno di carattere quale era, troppo ancora ci passa. Da inguaribile fumatore da marciapiede, dal Forte continuo ad aspettarmi molto di più.

Ma veniamo al dunque. Il Forte è migliorato, e dati i tempi che corrono voglio essere ragionevole nei limiti che me lo consentono. Si lascia fumare, risulta gradevole e tutto sommato non è così male. Ma sempre di altro si parla, ovvero di una peculiarità persa. Di trinciati popolari assimilabili a questa nuova versione del Forte, ahimè, ce ne sono. Ci si muove su un terreno che non fu mai battuto dal trinciato che fu, in particolare alcuni sentori orientaleggianti di base al posto della zaffata terrosa della vecchia e classica composizione. E’ un fattore di gusto, stimola ad altre percezioni di per sè estranee e assimilabili a trinciati come l’Allegro, che non hanno mai fatto mistero di essere trinciati che inseguono altre e diverse mete. Il Kentucky della pomposa dicitura in busta c’è, non so in quali proporzioni, le quali non credo affatto alte. Lascia in fumata un lieve sentore legnoso, ma si perde facilmente nelle vampate orientaleggianti, che un po’ mi disturbano e che presentano una persistenza se non proprio elevata, quantomeno più che costante.

Si fuma e si tira avanti. Ma se si fosse chiamato in un altro modo, ne sarei stato più felice. Una conclusione che resta tale. Senza aggettivi a rimarcare, e senza lode.

Nota aggiunta : nonostante tutto, si presta bene però a contaminazioni interessanti. Ne parlerò in seguito.

 

10 pensieri riguardo “Forte; Blend con foglie apicali di Kentucky Toscano

  1. Caro Kent,
    vedo con piacere che aggiorni più di frequente.
    Devo ammettere che è da parecchio tempo che non fumo il Forte, tabacco che, anni fa utilizzavo per delle miscele rustiche, da fumare in occasioni particolari tipo escursioni in montagna. L’ho sempre considerato un tabacco da “trincea”, immaginando che riempisse i poveri fornelli scheggiati delle pipe dei fanti e degli alpini, della grande guerra, che combattevano ad alta quota, fornendogli un minimo di calore e di conforto.
    Qui in Francia, tranne che in un paio di boutiques specializzate nel centro di Parigi, dove per altro non è che si reperiscano cose straornarie, si trova quasi esclusivamente il Caporal export, un naturale molto simile e penso più vicino, nella sua ruvida asprezza, al Forte dei tuoi ricordi. Sto cercando da tempo il “16-37 grosse coupe”, che pare fosse buonissimo, ma è introvabile. Tabagisticamente parlando la Francia è peggio dell’Italia in quanto a limitazioni. Io me li porto dall’Italia.
    Un saluto cordialissimo.
    g

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    1. Ti ringrazio ancora per i contributi sempre interessanti. Mi spiace per la situazione francese, non la credevo tale. Questa ennesima nuova versione del Forte non è malaccio. Lontana dal buon trinciato di una volta, tuttavia lo sto fumando e non mi dispiace affatto. Se si aggiunge un po’ di Kentucky, è ancora meglio, un’ottima base per una fumata rustica.

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      1. Reduce (si fa per dire) da pochi minuti di una fumata di questo tabacco. L’ho trovato innanzitutto onesto nel rapporto qualità prezzo. Un naturale di tutto rispetto. Ha un sapore deciso, diretto, in realtà il gusto del Kentucky non risulta eccessivo.Forse la scelta della pipa, una Oom Paul, non è stata delle migliori. Da riprovare riumidificato in fornello più ampio. Niente male davvero.

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  2. Hola ken!!
    Purtroppo il tempo scorre… E con esso tante cose cambiano… Forte incluso.
    Si, qualche anno fa era ben altra cosa e lo ricordo chiaramente.
    Era un trinciato genuino, scorbutico…
    Oggi é stato rimaneggiato, forse con l’intento di renderlo appetibile ad una platea più vasta ed eterogenea.
    Iniziamo a tenerci stretti i ricordi, forse é meglio. 🙂

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    1. Ciao Kinsky, un vero piacere rivederti su questi lidi. Hai ragione, penso anche io che il Forte sia stato adattato al mercato… pazienza, tanto lo mischio con le Cimette. Un caro saluto.

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  3. Ciao, sono anch’io un amante dei sapori rustici. Volevo sapere, per curiosità, se abbini il Forte con le cimette mtb lisce oppure umidificate. Non avevo mai pensato a questa miscela…
    Saluti di nuovo e complimenti per il tuo blog

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    1. Ciao Giovanni. Premetto che le Cimette MTB mi piacciono anche “nature”, ovvero così come escono dalla scatola. Tuttavia umidificandole, risultano più morbide e meno spigolose. Io le miscelo sia umidificate che non, quindi decidi tu come meglio possono soddisfarti. Se vuoi una miscela più rotonda, ti consiglio di miscelarle umidificate Se invece desideri una miscela ancora più ruspante, puoi provare il contrario. Ti auguro buone fumate!

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